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La “Bottega della Legalità” simbolo nella lotta alla ‘ndrangheta

Sarà inaugurata giovedì 26 aprile alle ore 11.00, la “Bottega della Legalità” al cospetto della presenza del presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico, dei rappresentanti nazionali e regionali dell’associazione “Libera” e delle autorità civili, militari e religiose calabresi. La “Bottega della Legalità”, la cui nascita è stata legittimata all’unanimità dall’Assemblea regionale in un ordine del giorno approvato nella seduta del 22 febbraio 2011, costituisce la base della promozione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e non solo, ottenuti dalla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e riutilizzati da alcune cooperative sociali locali. La prima Bottega della Legalità calabrese sarà inaugurata a Palazzo Campanella e costituirà, soprattutto e prima di tutto, il simbolo dell’attuazione di un processo di sensibilizzazione sui temi della legalità e della giustizia: un’azione di riscatto messa in atto da tutta la regione. La Bottegadella Legalità sarà intitolata a Dodò Gabriele, vittima innocente della criminalità, che il 25 giugno 2009, non ancora undicenne, venne mortalmente ferito su un campo di calcetto a Crotone mentre giocava con i suoi amici, in quella che la cronaca ha chiamato la strage di Margherita.

La nascita della Bottega della Legalità è una dichiarazione esplicita dell’atto di ribellione della Calabria alla ‘ndrangheta, alla criminalità ed a tutte le forme di illegalità che spesso prendono piede nella regione; il frutto dell’accordo di cooperazione voluto in prima persona dallo stesso presidente del Consiglio regionale, in collaborazione son il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò e con l’associazione “Libera”. Queste le dichiarazioni del presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico: “Abbiamo scelto di sostenere una esperienza virtuosa di economia e rilanciare un’idea di impresa che si fonda sui valori della legalità, della partecipazione e della corresponsabilità. Un’altra importante decisione in cui si sostanzia il percorso di legalità intrapreso fin dal nostro insediamento con l’apertura del Palazzo ad ogni apprezzabile iniziativa per la diffusione di una cultura dei diritti e dei doveri e per la piena affermazione dei principi di giustizia e libertà”.

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