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Cronaca

Operazione “Tutto e subito”: 13 arresti

Questa mattina i Carabinieri e la Polizia hanno compiuto 13 arresti nell’ambito dell’operazione denominata “Tutto e subito”. L’operazione è stata condotta dagli uomini del Comando provinciale dell’Arma e dalla sezione di Polizia giudiziaria della Polizia di Palmi. Dalle indagini svolte è emerso un giro di truffe ben organizzate, messe in atto da un gruppo di rom, che va avanti da alcuni anni, prevedendo contraffazione di titoli di credito e sostituzione di persona. La prima denuncia fatta al Commissariato di Polistena risale al 2009, in seguito la Polizia di Stato ed i Carabinieri sono subentrati nell’indagine. I responsabili sono accusati di aver commesso 14 truffe a danno di alcuni venditori che all’oscuro delle cattive intenzioni si erano prodigati nell’offrire loro prodotti. Tra i beni truffati ci sono escavatori, carrelli elevatori, minipale, automobili e motocicli. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal gip del Tribunale di Palmi, l’accusa è associazione per delinquere finalizzata alle truffe.

Alcune delle misure cautelari sono state eseguite in Piemonte, a Ivrea ed a Parma. Gli episodi accertati sono 14 ma gli inquirenti ritengono che possano emergere ulteriori casi. L’operazione “Tutto e subito” ha potuto contare sulla diretta collaborazione delle vittime che hanno riconosciuto in foto alcuni degli indagati che si erano presentati all’incontro per ultimare la trattativa d’acquisto. La dinamica prevista dai malfattori si basava sul contatto delle vittime attraverso un sito internet di annunci ed in seguito i falsi acquirenti portavano avanti la trattativa d’acquisto utilizzando schede telefoniche intestate a soggetti irreali, documenti non validi e titoli falsi. A trattativa conclusa i malfattori sparivano dalla circolazione. Le indagini hanno portato alla scoperta di assegni circolari intestati a soggetti inesistenti con lo stesso numero di serie; anche i nomi usati erano ricorrenti. I truffatori, tutti di etnia rom, vivevano nell’area della Locride, mentre la loro rete di truffe interessava anche la zona di Rosarno e della Piana di Gioia Tauro.

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